venerdì 21 settembre 2012

Sgretolarsi


Mi cadono gli occhi dagli sguardi, le mani dagli abbracci, le labbra dai baci. Le braccia, sono cadute anch’esse, lungo fianchi sfiniti.  Mi cade il senso delle cose e si infila sotto la mia ombra vaga, ché il mio corpo si dissolve lento sullo sfondo.  Mi cade la prospettiva dei paesaggi dove gettavo - felicemente sciocca -  colori vivaci e odorosi. Mi cade il giallo, il rosso amaranto, l’arancio. Si staccano come croste di intonaco dalle pareti della mia coscienza. Dall’orizzonte, mi sferzano parole, come raffiche di vento impettito. Per questo mi stringo il petto. Ho freddo e nessun alito caldo a respirarmi ancora. Mi resta un broncio grigio sul viso, a ricordarmi che un tempo, in questo frammento di spazio, c’ero anch’io. Proprio qui…

 © 2012 by Maela

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