L’eco tua
mi abita
Vagando
Lungo le
mie superfici.
Un
rabdomante
Che spigola
Riccioli di
sogni
E semi di
memorie
Dispersi.
L’eco tua incalza
Mordendo
Contro i
miei tormenti.
Una punta
sottile
Che stride
Sui lembi
sgualciti
Della mia
anima
Raggelata.
L’eco tua s’abbatte
Ruggendo
Sopra le
mie colpe.
Un’onda di dolenze
Che
schiumando
S’infrange
sulla schiena
E increspa
la mia pelle
D’amarezza.
L’eco tua
graffia
Preme
Strattona
Devasta
Risorge.
(E ancora io t’amo
Squisitamente testarda
Senza perché)
© 2012 by Maela
© 2012 by Maela
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